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Il quadro della vittoria

Luigi Togliatto Amateis

ISBN 9788872415047
Anno di pubblicazione 2006
Volume di 56 pagine, formato 20 x 20, con immagini a colori e poster allegato

PREZZO:
€ 10.00
Descrizione

Pala Storiografica nel terzo centenario dell’assedio e della battaglia di Torino 1706 – 2006)

Testi: Francesca Campagnolo – Giovanni Cerino Badone

Un’opera d’arte esposta nella cripta del Santuario di “Nostra Signora della Salute” di Torino

Ne “Le Città invisibili” di Italo Calvino le città del mondo prendono forma attraverso i desideri dei loro abitanti e attraverso i racconti dei viaggiatori che le attraversano. Una città non esiste, non ha consistenza e spessore senza le persone che la abitano e che la raccontano.

Questa ancora attualissima affermazione di un grande scrittore, torinese di adozione, ha fatto nascere l’idea di affidare ad un grande artista, Luigi Togliatto, l’esecuzione di una pala pittorica che sapesse raccontare e rendere vivo l’episodio storico più importante vissuto in un “borgo” che ha dato il nome al quartiere: la “Vittoria” dei Piemontesi sull’esercito francese nel 1706.

Per questo si è pensato che il valore simbolico ed evocativo di un’opera d’arte potesse essere il modo migliore di testimoniare e raccontare. Così l’idea si è trasformata in realtà: quella di donare da parte della Circoscrizione, quasi un “ex voto”, alla Chiesa di Nostra Signora della Salute, luogo dove sono custodite le vestigia di quell’epico momento, un’opera che possa e sappia raccontare agli abitanti del borgo ed ai “viaggiatori” che lo attraversano la storia del quartiere e della città, in un luogo dove, anche fisicamente, si possa riassumere un’identità condivisa, un senso di appartenenza, una qualificazione della memoria e del “viver comune”.

Proprio oggi, in una città in profonda trasformazione, che vede le fabbriche che per decenni hanno scandito il tempo della vita quotidiana di tanti torinesi e di tanti immigrati quasi sparire dalla geografia del quartiere ed il contemporaneo nascere di edifici con i quali non si è ancora presa la necessaria confidenza, diventa più che mai importante annodare dei fili e rendere condivise delle memorie anche lontane. Un quartiere, infatti, si distingue da un “semplice luogo” proprio perché chi ci vive si riconosce in qualcosa che può raccontare ai figli, ai nipoti, ai viaggiatori. Allora cosa meglio di un’opera d’arte per rendere attuale un racconto?

La pala, una simbolica miscellanea nella quale grandi Condottieri di Casa Savoia, popolo, santi, soldati ed eroi agiscono insieme per un bene comune, è anche la rappresentazione metaforica di un bisogno attuale d’identità.

Un volumetto significativo, di riferimento, per raccontare in modo diretto ed efficace la liberazione dall’assedio francese del 1706, una tappa importante della storia di Torino e del suo glorioso passato di capitale reale.

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